È stata inaugurata lo scorso 9 dicembre la nuova sede del centro socioeducativo del Comune di Bologna, ET30, gestito da Csapsa2 per il Consorzio Scu.Ter. Lo spazio di Acer Bologna in via Franco Bolognese (Quartiere Navile), dà finalmente casa al gruppo che nell’ultimo anno era stato costretto a diversi traslochi.
Per 5 pomeriggi a settimana, dalle 14.30 alle 18.30, ET30 fornisce un servizio di aiuto compiti a bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Due giornate sono esclusivamente dedicate a ragazzi delle medie, nelle restanti tre, invece, le attività di aiuto compiti loro rivolte (14.30-16.30) sono seguite da uno spazio dedicato ai bambini delle elementari (16.30-18.30).
Le attività sono concordate tra ragazzi/e e educatori in una riunione settimanale. “Oltre al sostegno didattico, rivolgiamo particolare attenzione a trasmettere l’importanza della scuola, accompagnando i ragazzi nel percorso di superamento delle proprie difficoltà: organizziamo incontri con i loro insegnanti per elaborare i singoli percorsi”, spiega Mario Nicoletti, coordinatore del servizio per Csapsa2.
L’accesso al servizio avviene su segnalazione delle scuole o dei servizi sociali. Gli eventuali inserimenti sono valutati dall’équipe di professionisti di cui si avvale il centro, costituita da una coppia di educatori – un uomo e una donna – che lavora a stretto contatto con l’educatore del Sest del Quartiere (Servizi educativi scolastici territoriali), che verifica l’andamento degli inserimenti e del percorso educativo dei ragazzi, mantenendo i contatti con le scuole e i servizi sociali.
Al momento, ET30 è frequentato da 25 tra ragazzini e bambini tra elementari e medie. Nei gruppi sono anche presenti ragazzi che partecipano al progetto su richiesta dei genitori, che non riescono per via del lavoro a seguire costantemente i figli. “Quello offerto da ET30 è un servizio di prevenzione al – e non cura del – disagio”, specifica Nicoletti. “I gruppi comprendono sia chi ha difficoltà relazionali sia chi non ne ha. Vogliamo che i ragazzi comprendano che esistono compagni che vivono altre situazioni, con cui potersi confrontare, scambiare esperienze e, quindi, imparare: in questo modo, raggiungiamo meglio i nostri obiettivi”, prosegue Nicoletti.
I ragazzi/e di ET30 partecipano al progetto cittadino di La Bussola d’Oro, inoltre hanno attivato un patto di collaborazione con il quartiere Navile finalizzato a realizzare un giardino di odori verticale e di piante e fiori di terra che verranno curati dai ragazzi. Nello spazio verde, verranno inoltre costruite delle sedute in legno, utili per organizzare momenti di relax estivi. Per la realizzazione di entrambe le attività, è prevista la partecipazione di persone anziane volontarie.